domenica 13 novembre 2011

Lo Sciamanesimo (prima parte)


Lo sciamanesimo è una delle discipline che portano al sapere, la più antica mai scoperta; da essa prendono spunto quasi tutte le religioni e gli antichi riti presenti su tutto il globo.

Tracce dello sciamanesimo si trovano fino a 50.000 anni fa, grazie al ritrovamento di alcune pitture rupestri rappresentanti maestri sciamani, riconosciuti dal bastone con la testa di serpente, e da pochi manoscritti.

La testimonianza più vera comunque, rimane sempre quella tramandata da generazione in generazione, perché gli sciamani difficilmente scrivono ciò che sanno e che apprendono nelle loro “visioni”, dato che scrivendo vengono meno alcuni lati, alcune interpretazioni, alcune sfumature che l’apprendere con lo spirito invece esalta. Per essere più chiara, è come disegnare un oggetto, per quanto bravo potrà essere l’artista, sul foglio avrà sempre due dimensioni, e la luce rimarrà sempre solo dalla parte in cui il disegnatore l’ha preferita, mentre gli sciamani vedono le molteplici verità delle cose, ed alcuni concetti non possono essere scritti e, mostrandoli con lo stesso criterio in cui sono stati mostrati loro, ne rispettano il concetto stesso e la vera essenza.

Dal mio punto di vista è una disciplina innata, come il contatto con la natura e le forze che possediamo; fa parte di ogni uomo, basterebbe solo risvegliare i nostri sensi.

La natura e le sue energie sono una sola cosa con le energie che ci danno vita; è l’energia cosmica che tutto comprende, noi dobbiamo e abbiamo solo e sempre cercato di comprendere ciò che è sempre esistito.

Il creato è suddiviso da vari elementi animati e non, ognuno con la propria funzione, e tutto fa parte di un’unica sola meravigliosa e straordinaria cosa: la vita.

Le nostre energie e il nostro sapere sono in continua evoluzione, in ogni istante si apprende qualcosa di nuovo, anche a livello inconscio, e le nostre forze si scambiano reciprocamente con quelle delle cose e persone che ci stanno intorno e con la natura circostante facendoci diventare un tutt’uno.

Il termine “sciamano” significa stregone o viaggiatore. Nella lingua Pali viene indicato con questo termine colui che è in grado di guarire il corpo e lo spirito per mezzo dei suoi poteri di comunicazione con le forze della Natura e dei disincarnati. Questo deriva dal fatto che, grazie a questa disciplina, i maestri sciamani riescono a “viaggiare” nella “realtà non ordinaria” o “mondo ultraterreno”, per cercare le risposte e la guarigione per sé e per i loro cari, ma anche per la madre Terra, direttamente dalle entità che incontrano sul loro cammino. I Tungusi usano il termine “saman” per indicare il difensore magico della comunità in contatto con il mondo invisibile, colui che conosce la memoria delle antiche tradizioni e dei primordiali riti dei Popoli della Natura. I Celti hanno anche una versione femminile del termine: “sciamenka”.

Nel loro “viaggio” spirituale, gli sciamani sono a stretto contatto con entità, divinità e animali totem o animali guida che li aiutano a ritornare nella “realtà ordinaria” o “terrena”, ricchi di nuovo sapere, per loro o da divulgare al mondo per una vita migliore, ma anche risposte alle più semplici domande che ogni giorno ci poniamo.

Gli sciamani più esperti ad esempio possono cercare nei loro viaggi “lo spirito” delle piante, ovvero la loro energia, e potranno apprendere direttamente da loro come meglio debbano essere usate per trarne beneficio e le loro proprietà curative, sia per il corpo che per la mente, così anche per i minerali e tutti gli elementi che ci dona la madre Terra e che di essa fanno parte.

Ogni persona può essere uno sciamano, a prescindere dalla propria religione, e non bisogna essere iniziati con riti particolari, come nella maggior parte dei culti. L’unica cosa davvero importante è che chi vuole diventare sciamano deve farlo per il proprio bene e per il bene di chi gli sta accanto e del mondo che lo ospita, anche perché è pressoché impossibile stabilire un contatto con il mondo ultraterreno se non si è in pace, e nessuna entità benevola darà retta a chi va per chiedere vendetta o maledire, così facendo le uniche energie che verranno contattate saranno negative, come in quel momento è lo spirito di chi cerca di intercettarle e, una volta disturbate per un così ignobile scopo, non tarderanno a mostrare il loro disprezzo.

Nessun commento: